Entro il 31 dicembre di quest’anno tutte le imprese italiane saranno obbligate ad avere almeno un indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC).
E’ stato infatti prorogato dal 29 novembre al 31 dicembre il termine ultimo entro cui le imprese dovranno mettersi in regola comunicando il loro nuovo indirizzo di Posta Elettronica Certificata al Registro Imprese della loro Camera di Commercio di riferimento.
Per chi non assolverà a questo obbligo, sono previste sanzioni che vanno da 103 € a 1.032 €.
Dall’obbligo sono escluse le ditte individuali.

Quali saranno i vantaggi per le imprese derivanti dal fatto di avere un’email certificata?

Eccone un paio:

– Le imprese potranno inviare e ricevere email che avranno lo stesso valore legale di una raccomandata con ricevuta di ritorno.
– Saranno agevolati e velocizzati i processi di comunicazione tra le imprese e le pubbliche amministrazioni, che, nel caso in cui riceveranno delle comunicazioni da una casella di Posta Elettronica Certificata (PEC) di un’impresa, saranno obbligati a rispondere a quell’impresa sempre e solo per email, come previsto dal Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), entrato in vigore all’inizio di quest’anno.

Le stesse pubbliche amministrazioni sono obbligate infatti ad avere una propria casella di PEC per ciascun registro di protocollo e a comunicarla all’Indice delle Pubbliche Amministrazioni (IPA).
Quindi l’introduzione della Posta Elettronica Certificata (PEC) potrà portare numerosi benefici nelle comunicazioni tra imprese, e anche privati cittadini, e pubblica amministrazione.
Purtroppo oggi, secondo i dati di DigitPA, l’Ente nazionale per la digitalizzazione della pubblica amministrazione, non tutte le pubbliche amministrazione hanno assolto al loro obbligo in fatto di PEC. Infatti a oggi sono ancora circa 12.000, su un totale di 32.000, gli enti pubblici che ancora non hanno comunicato il loro indirizzo PEC, e tra questi ci sono ancora tanti comuni (più precisamente il 24% del totale).
In tutto, sempre secondo i dati di DigitPA, le caselle di PEC attivate, comprese quelle di imprese, privati cittadini e pubblica amministrazione, sono 3,2 milioni, e si prevede che entro fine anno saranno circa 4 milioni.

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