Il 22 dicembre scorso è stato convertito in legge il decreto N. 201/2011, più noto come decreto Salva-Italia.
In tale manovra sono contenute delle novità importanti per le partite Iva, i liberi professionisti, le pmi e le imprese in generale.

Eccone alcune divise per argomenti.

Aliquote Iva

Le aliquote Iva del 10% e del 20% a ottobre 2012 aumenteranno ciascuna di 2 punti percentuali nel caso in cui non verranno trovate altrove, per esempio attraverso la revisione delle agevolazioni fiscali, le risorse che si prevede entrerebbero nelle casse dello Stato con questa misura.

Aliquote previdenziali

Le aliquote previdenziali di artigiani, commercianti e coltivatori aumenteranno progressivamente dal 2012 al 2018, secondo questo piano:

– Dal 1° gennaio 2012 le aliquote del 20% passeranno al 21,3% e quelle del 21% saliranno al 22,3%.
– Dal 1° gennaio 2013 le aliquote del 21,3% passeranno al 21,75% e quelle del 22,3% arriveranno al 22,75%.
– Nel 2018 vi sarà un’unica aliquota al 24%; in quello stesso anno verrà eliminata l’aliquota ridotta per il lavoratori con età inferiore ai 21 anni e verranno eliminati i vantaggi contributivi per i coltivatori diretti che svolgono l’attività in zone svantaggiate.

Pensione

Per tutti la pensione non viene più calcolata sulla base degli ultimi stipendi presi, ma tenendo conto dei contributi versati durante tutto l’arco della vita lavorativa. Da quest’anno gli uomini potranno andare in pensione dai 66 anni in su, le donne che lavorano nel privato dai 62 anni in su, e le donne che lavorano nel pubblico dai 65 anni in su. Nel 2018 l’età minima per la pensione sarà di 66 anni per tutti. Per andare in pensione prima dell’età stabilita per legge, occorreranno, per gli uomini, 42 anni e un mese di contributi, per le donne 41 anni e un mese di contributi. Solo per il 2012, si potrà andare in pensione a 64 anni e 35 di contributi. Per il 2012 e il 2013, gli assegni sopra i 1.400 euro mensili non saranno adeguati all’inflazione.
Per partite Iva e lavoratori autonomi, questa riforma delle pensioni significa nel concreto, in un gran numero di casi, un allontanamento dell’uscita dal lavoro.

IMU per imprese, negozi e uffici

Il decreto Salva-Italia prevede il pagamento di un’imposta sugli immobili chiamata IMU (Imposta Municipale Unica).
Per le attività commerciali, secondo uno studio realizzato dalla Cgia di Mestre, l’IMU prevista dal decreto comporterà, per il 2012, un aumento medio delle imposte pari a 1.159 € per ogni singola attività. Tale stima si basa sull’ipotesi che l’aliquota IMU per uffici, negozi commerciali o capannoni produttivi sarà in media del 7,6 per mille, e tiene conto della rivalutazione dei coefficienti moltiplicatori applicati alle rendite catastali che il decreto Salva-Itali ha fatto aumentare in questo modo:

– Per negozi e botteghe sono passati da 34 a 55.
– Per uffici e studi privati sono aumentati da 50 a 80.
– Per laboratori artigianali sono passati da 100 a 160.
– Per capannoni industriali e alberghi sono aumentati da 50 a 60.

Nel dettaglio ecco quanto dovrebbero pagare in più nel 2012 negozianti, liberi professionisti, artigiani e industriali, a causa dell’IMU:

– Per ogni negoziante l’IMU comporterà un aumento della pressione fiscale di circa 569 €.
– Per un libero professionista l’aumento sarà in media di 949 €.
– Artigiani e industriali dovranno pagare ciascuno 1.566 € in più.

Indennità di malattia e maternità per liberi professionisti

Il decreto Salva-Italia prevede, per i professionisti privi di albo e cassa di categoria, le tutele di indennità economica in caso di malattia e di maternità, al pari dei collaboratori coordinati e continuativi.

Tracciabilità

L’importo massimo con cui si potrà pagare con i contanti scende da 2.500 € a 1.000 €.

Semplificazioni per partite Iva

Nel 2013 dovrebbe arrivare un regime finalizzato all’emersione del lavoro nero che prevede semplificazioni degli adempimenti e agevolazioni fiscali per le partite Iva che vi aderiranno.

Orari apertura negozi

In tutti i comuni gli esercizi commerciali non avranno più vincoli sugli orari di apertura.

Concorrenza

Si chiede agli ordini professionali di attuare una revisione dei propri statuti finalizzata alla promozione di una maggiore concorrenza; nel caso in cui questo non avverrà, il Governo potrà intervenire per modificare alcune norme che disciplinano gli ordini.
Sempre per favorire la concorrenza vengono ampliati i poteri dell’Antitrust.

Deduzione Irap

Le imprese che assumeranno a tempo indeterminato giovani al di sotto dei 35 anni e donne, potranno beneficiare di una deduzione Irap di 10.600 € (15.200 € nelle regioni del Sud Italia). Il decreto Salva-Italia inoltre prevede la deducibilità integrale dell’Irap pagata sul costo del lavoro da Irpef e Ires.

Fondo garanzia PMI e ACE

Il decreto stabilisce il rifinanziamento del fondo di garanzia per le PMI e prevede l’introduzione dell’ACE, un regime fiscale volto a premiare la patrimonializzazione delle imprese.

Addizionale regionale Irpef

La quota fissa dell’addizionale regionale Irpef, gestita dallo Stato, aumenta e passa dallo 0,9% all’1,23%. L’aumento ha valore retroattivo, per cui la nuova percentuale si applica già ai redditi maturati nel 2011.

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