Sono stati comunicati recentemente dal Ministero delle Finanze i dati relativi alle dichiarazioni Iva presentate con il modello Unico 2010 e a quelle inviate in forma autonoma (eccetto quelle di soggetti domiciliati e residenti all’estero e privi di stabile organizzazione).
Sono dati che quindi risalgono al 2009, ma che comunque danno un’idea interessante della composizione del famoso popolo delle partite Iva in Italia e anche sull’utilizzo del regime dei minimi nel nostro Paese.
Le partite Iva italiane risultavano essere più di 5,1 milioni, e il 93,96% dei contribuenti Iva è in regime normale, ma l’adesione al regime dei minimi nel 2009 rispetto al 2008 è cresciuta del 23,8%.
Per quanto riguarda i rapporti tra le varie tipologie di partite Iva, la maggior parte di esse risultano essere le ditte individuali, con il 59,31%, ma l’83% del volume d’affari dei contribuenti Iva viene generato dalle società di capitali.
Altro dato interessante è che il 68% del totale del volume d’affari dei contribuenti Iva sia generato dall’1,09% dei contribuenti.
A livello invece di distribuzione geografica, ai primi tre posti della classifica del numero dei contribuenti Iva vi sono Lombardia, Lazio e Veneto, e l’area del nord-ovest del nostro Paese produce il 38,35% del volume d’affari complessivo e produca il 43,62% dell’Iva di competenza.

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